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incontinenza urinaria dopo la prostatectomia, ritorno alla normalità

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La prostatectomia radicale è un intervento chirurgico comunemente utilizzato per trattare il carcinoma della prostata, nonostante l’efficacia del trattamento, questo intervento può portare a complicazioni significative, tra cui incontinenza urinaria e disfunzione erettile. La fisioterapia del pavimento pelvico  è riconosciuta come una strategia fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti post-prostatectomia, quindi contribuendo al recupero delle funzioni urinarie e sessuali, consentendo così alla persona al ritorno alla normalità.

Fisiologia del Pavimento Pelvico

Il pavimento pelvico è un complesso di muscoli e tessuti connettivi che supportano gli organi pelvici, controllano la continenza urinaria e fecale e contribuiscono alla funzione sessuale.

Questo intervento chirurgico finalizzato alla rimozione totale o parziale della prostata. Viene  eseguita per trattare il carcinoma della prostata, una delle forme più frequenti di cancro tra gli uomini. Ci sono diverse tecniche di prostatectomia, tra cui la prostatectomia radicale (rimozione completa della prostata e dei tessuti circostanti) e la prostatectomia parziale (rimozione di una parte della prostata). L’intervento può essere eseguito tramite approccio aperto, laparoscopico o robot-assistito. Ovviamente ogni tipo di operazione ha le sue complicazioni, chi più, chi meno.

Le complicazioni post-operatorie possono includere incontinenza urinaria e disfunzione erettile, che possono significativamente influire sulla qualità della vita del paziente, quindi per affrontare questi effetti collaterali, è spesso raccomandata una riabilitazione del pavimento pelvico, mirata a migliorare la funzione urinaria e sessuale.

Approcci di Riabilitazione

È fondamentale che il paziente prenda coscienza del proprio corpo e del proprio pavimento pelvico, una zona del corpo spesso tabù.

La consapevolezza di questi muscoli consentirà al paziente di ritornare alla normalità, affrontando al meglio l’incontinenza .

Esistono diversi tipi di approcci riabilitativi:

Fisiochinesiterapia

La fisiochinesiterapia , è un approccio terapeutico che racchiude diversi esercizi che consistono nella contrazione e nel rilassamento ripetuti dei muscoli del pavimento pelvico, sono ampiamente utilizzati per rafforzare questi muscoli. Studi hanno dimostrato che gli esercizi possono migliorare significativamente la continenza urinaria nei pazienti post-prostatectomia, tra gli esercizi troviamo quelli di Kegel.

Biofeedback

Il biofeedback utilizza sensori per monitorare l’attività muscolare del pavimento pelvico, fornendo un feedback visivo o uditivo al paziente. Questa tecnica aiuta i pazienti a identificare e isolare i muscoli corretti da esercitare, migliorando l’efficacia degli esercizi.

Stimolazione Elettrica

La stimolazione elettrica del pavimento pelvico utilizza impulsi elettrici per stimolare la contrazione muscolare. Questa tecnica è particolarmente utile per i pazienti che hanno difficoltà a eseguire volontariamente gli esercizi di Kegel. La stimolazione elettrica può migliorare la forza muscolare  contribuendo a combattere contro l’incontinenza urinaria post prostatectomia.

Stimolazione del nervo tibiale -PTNS

La stimolazione del nervo tibiale coinvolge l’uso di impulsi elettrici applicati al nervo tibiale, situato nella caviglia. Gli impulsi elettrici viaggiano lungo il nervo tibiale fino al plesso sacrale, influenzando i nervi che controllano la funzione della vescica. Questo può migliorare il controllo vescicale e ridurre i sintomi dell’incontinenza urinaria.

Questa è una terapia promettente per la gestione dell’incontinenza urinaria post-prostatectomia. Studi scientifici hanno evidenziato la sua efficacia e sicurezza, rendendola una valida opzione nel panorama della riabilitazione pelvica. Ulteriori ricerche sono necessarie per ottimizzare i protocolli di trattamento e confermare i benefici a lungo termine di questa tecnica.

Riabilitazione Comportamentale

La terapia comportamentale, che include l’addestramento alla gestione della vescica e la modifica dello stile di vita, può aiutare i pazienti a gestire meglio i sintomi di incontinenza urinaria. Queste tecniche includono l’evitamento di sostanze irritanti per la vescica, come la caffeina e l’alcool, istruire il paziente ad utilizzare al meglio i presidi, ad ascoltare lo stimolo minzionale e a gestirlo durante la giornata.

Efficacia della Riabilitazione

Numerosi studi hanno valutato l’efficacia dei vari approcci di riabilitazione del pavimento pelvico nei pazienti post-prostatectomia. Una revisione sistematica e una meta-analisi hanno concluso che la fisiochinesiterapia , in combinazione con il biofeedback, sono associati a una riduzione significativa dell’incontinenza urinaria rispetto al trattamento standard.

Conclusioni

La riabilitazione del pavimento pelvico è una componente cruciale nella gestione dell’ incontinenza urinaria post-prostatectomia, per consentire alla persona al ritorno alla normalità. Ci sono evidenze robuste che supportano l’uso di esercizi, biofeedback e stimolazione elettrica per migliorare la continenza urinaria e la funzione sessuale. La combinazione di questi approcci può offrire il massimo beneficio, personalizzando il trattamento alle esigenze specifiche di ogni paziente. La collaborazione tra urologi, fisioterapisti e altri specialisti è essenziale per ottimizzare i risultati della riabilitazione.

a cura della dottoressa Cristina Barbaro,

fisioterapista esperta in riabilitazione del pavimento pelvico.

Foto della Dott.ssa Cristina Barbaro fisioterapista

Fonti

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